G.U. n. 226 del 26 Settembre 2002
Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti
Visto l'art. 21 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 - Nuovo codice
della strada - e successive modificazioni, che prevede norme relative alle modalita'
ed ai mezzi per la delimitazione e la segnalazione dei cantieri;
Visto l'art. 30 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992,
n. 495 - Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo codice della strada
- e successive modificazioni, che rinvia ad apposito disciplinare tecnico la
rappresentazione di schemi segnaletici differenziati per categoria di strada,
inerenti i segnali che devono essere scelti ed installati in maniera appropriata
alle situazioni di fatto ed alle circostanze specifiche;
Visto il disciplinare tecnico all'uopo predisposto dall'Ispettorato generale
per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero delle infrastrutture
e dei trasporti;
Visto il voto n. 340/2001, reso dalla V sezione del Consiglio superiore dei
lavori pubblici nella adunanza del 16 gennaio 2002, con il quale e' stato espresso
parere favorevole con raccomandazioni;
Considerato che le raccomandazioni espresse dal Consiglio superiore dei lavori
pubblici sono state recepite;
Attesa la necessita' di emanare il disciplinare tecnico di che trattasi cui
gli enti proprietari delle strade devono attenersi per il segnalamento stradale
temporaneo;
Decreta
Art. 1.
E' approvato l'allegato disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici,
differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento stradale
temporaneo.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Roma, 10 luglio 2002
Il Ministro: LUNARDI
Registrato alla Corte dei conti il 23 luglio 2002
Ufficio di controllo atti Ministeri delle infrastrutture ed assetto del territorio,
registro n. 3, foglio n. 344
INDICE DELL'ALLEGATO
1. Scopo
2. Principi del segnalamento temporaneo
2.1 Principi
2.1.1 Principio di adattamento
2.1.2 Principio di coerenza
2.1.3 Principio di credibilità
2.1.4 Principio di visibilità e di leggibilità
2.2 Regolamentazione
2.3 Esecuzione dei lavori
2.4 Coordinamento tra Enti
3. Segnali e dispositivi segnaletici
3.1 Classificazione dei segnali
3.1.1 Segnali di pericolo
3.1.2 Segnali di prescrizione
3.1.3 Segnali di indicazione
3.1.4 Segnali per cantieri mobili o su veicoli
3.1.5 Segnali complementari
3.1.6 Segnali luminosi
3.1.7 Segnali orizzontali
3.2 Caratteristiche dei segnali temporanei
3.2.1 Colori
3.2.2 Dimensioni
3.2.3 Rifrangenza
3.3 Sostegni e supporti
4. Limitazione di velocità
4.1. La graduazione di limitazione di velocità. Velocità eccessivamente
ridotta
4.2 Il segnalamento
5. Posizionamento dei segnali
5.1 Distanza tra i pannelli
5.2 Segnali di avvicinamento, di posizione, di fine prescrizione
5.3 Installazione
6. Sicurezza delle persone
6.1. Personale al lavoro
6.2 Sicurezza dei pedoni
7. Segnalamento dei veicoli
7.1 Regolamentazione
7.2 Pannelli a messaggio variabile
8. Collocazione e rimozione dei segnali
8.1 Principi generali
8.2. Posa dei segnali
8.3 Rimozione dei segnali
8.4. Segnaletica temporanea di notte e in condizioni di scarsa visibilità
8.5. Segnaletica orizzontale temporanea
9. Cantieri fissi
9.1 Segnaletica in avvicinamento
9.2 Segnaletica di posizione
9.3. Segnaletica di fine prescrizione
9.4 Ulteriore segnaletica
9.5. Organizzazione degli scambi di carreggiata su strade di tipo A, B e D
9.5.1 Riduzione del numero di corsie
9.5.2 Stabilizzazione del flusso di circolazione
9.5.3 Scambio
9.5.4 Separazione di correnti opposte
10. Cantieri mobili
10.1 Definizione
10.2 Regole di messa in opera della segnaletica
11. Segnaletica per situazioni di emergenza
12. Schemi segnaletici temporanei differenziati per tipo di strada
12.1 Strade tipo A, B e D (Tav. 1a 59)
12.2 Strade tipo C ed F extraurbane (Tav. 60 71)
12.3. Strade tipo E ed F urbane (Tav. 72 87)
13. Elenco Tavole rappresentantive degli schemi segnaletici temporanei
DISCIPLINARE TECNICO RELATIVO AGLI SCHEMI SEGNALETICI,
DIFFERENZIATI PER CATEGORIA DI STRADA, DA ADOTTARE PER IL SEGNALAMENTO TEMPORANEO
1. SCOPO
Il presente disciplinare e' diretto ai responsabili della messa in opera
e del mantenimento in efficienza della segnaletica temporanea. Ha lo scopo di
rappresentare attraverso numerosi esempi pratici le modalita' di applicazione
delle norme inerenti la segnaletica temporanea definita all'art. 21 del nuovo
Codice della Strada e regolamentate dagli artt. da 30 a 43 del Regolamento di
esecuzione e di attuazione dello stesso Codice. Il documento, che si impone
all'attenzione di tutti coloro che a qualunque titolo eseguono lavori o che
intervengono nel campo stradale, contiene: Istruzioni esplicative degli elementi
principali del segnalamento temporaneo con richiami delle norme regolamentari;
Caratteristiche dei segnali e dispositivi temporanei; Schemi di segnalamento
temporaneo corrispondenti a diversi casi come: - Cantieri fissi, cantieri mobili,
incidenti; Ulteriori esplicazioni.
Le istruzioni lasciano ai responsabili un certo margine di liberta' per meglio
adeguare le misure da adottare alle situazioni incontrate utilizzando i mezzi
immediatamente disponibili ovvero da reperire in tempi successivi. Non c'e'
una sola maniera di affrontare una data situazione ed il disciplinare spesso
fornisce per la stessa soluzioni alternative. Di contro gli schemi proposti
hanno valore di esempi senza la pretesa di risolvere tutti i possibili casi.
Una applicazione ragionata delle regole di base e' comunque necessaria, e lo
studio di quanto riassunto nelle presenti istruzioni e' indispensabile anche
ai fini del rispetto del principio di uniformita' della segnaletica su tutto
il territorio nazionale.
2. PRINCIPI DEL SEGNALAMENTO TEMPORANEO
Sulle strade possono presentarsi anomalie, quali cantieri, incidenti, ostruzioni,
degrado, etc., che costituiscono un pericolo per gli utenti (nel seguito del
testo con la generica dizione "cantieri" si intende una qualsiasi
delle anomalie richiamate). Per salvaguardare la loro sicurezza, e quella di
chi opera sulla
strada o nelle sue immediate vicinanze, mantenendo comunque una adeguata fluidita'
della circolazione, il segnalamento temporaneo deve:
- informare gli utenti;
- guidarli;
- convincerli a tenere un comportamento adeguato ad una situazione non abituale.
2.1 Principi
La messa in opera della segnaletica temporanea richiede riflessione
e buon senso e il rispetto dei seguenti principi:
- Adattamento;
- Coerenza;
- Credibilita';
- Visibilita' e leggibilita'.
2.1.1 Principio di adattamento
La segnaletica temporanea deve essere adattata alle circostanze che
la impongono. Appare evidente che i dispositivi che devono essere messi in opera
per segnalare il pericolo derivante da un leggero smottamento sul bordo strada
o sulle corsie per la sosta di emergenza non saranno gli stessi che sono destinati
a segnalare un cantiere che occupa parte della carreggiata su una strada percorribile
ad elevata velocita' dove il traffico giornaliero e' molto forte.
Gli elementi di cui tenere conto per la messa in opera sono i seguenti:
- Tipo di strada e sue caratteristiche geometriche (numero di corsie per senso
di marcia, presenza o meno di corsie di emergenza o banchina, presenza o meno
di spartitraffico).
- Natura e durata della situazione (ostacolo o pericolo improvviso, cantiere
fisso, cantiere mobile, deviazione della circolazione).
- Importanza del cantiere (in funzione degli effetti sulla circolazione e dell'ingombro
sulla strada).
- Visibilita' legata agli elementi geometrici della strada (andamento planoaltimetrico,
vegetazione, opere d'arte, barriere di sicurezza o fonoassorbenti).
- Visibilita' legata a particolari condizioni ambientali (pioggia, neve, nebbia,
etc).
- Localizzazione (ambito urbano od extraurbano, strade a raso o su opere d'arte,
punti singolari come ad esempio intersezioni o svincoli).
- Velocita' e tipologia del traffico (la loro variabilita' durante la vita del
cantiere puo' essere origine di collisioni a catena).
2.1.2 Principio di coerenza
Nei sistemi di segnalamento temporaneo ogni segnale deve essere coerente
con la situazione per cui ne e' disposto l'impiego; ad uguale situazione devono
corrispondere medesimi segnali e stessi criteri di posa. Non possono permanere
in opera segnali temporanei e segnali permanenti in contrasto fra loro.
Per evitare contraddizioni bisogna oscurare provvisoriamente o rimuovere i segnali
permanenti.
2.1.3 Principio di credibilita'
Perche' sia efficace la segnaletica deve essere anzitutto credibile.
Essa deve informare l'utente della situazione di cantiere, della sua localizzazione,
della sua importanza e delle condizioni di circolazione in prossimita' e lungo
lo stesso.
Occorre dunque che la situazione del cantiere sia effettivamente quella che
egli si aspetta dopo aver letto i segnali. E necessario accertarsi, in particolare,
che:
- le prescrizioni imposte siano effettivamente giustificate;
- la segnaletica segua, nel tempo e nello spazio, l'evoluzione del cantiere;
- la segnaletica temporanea sia rimossa appena il cantiere e' terminato e la
segnaletica permanente messa o riposizionata in opera.
2.1.4 Principio di visibilita' e di leggibilita'
Per essere visibili e leggibili, i segnali devono:
- avere forma, dimensioni, colori, simboli e caratteri regolamentari;
- essere in numero limitato (non devono essere posti sullo stesso supporto o
affiancati piu' di due segnali);
- essere posizionati correttamente (giusto spazio di avvistamento, orientamento
e cura della verticalita);
- essere in buono stato (non devono essere impiegati segnali deteriorati o danneggiati).
Per garantire la visibilita' dei segnali e' consigliabile, in alcune condizioni,
ripeterli in sinistra.
2.2 Regolamentazione
Il posizionamento di segnali di prescrizione deve essere oggetto di un provvedimento
adottato dall'autorita' competente, salvo i casi di urgenza. Per far fronte
a situazioni di emergenza o quando si tratti di esecuzione di lavori di particolare
urgenza le misure per la disciplina della circolazione sono adottate dal funzionario
responsabile. L'adozione delle misure per i lavori che si protraggono oltre
le quarantotto ore, deve essere ratificata dall'autorita' competente; se il
periodo coincide con due giorni festivi consecutivi, tale termine e' di settantadue
ore. In caso di interventi non programmabili o comunque di modesta entita',
cioe' in tutti quei casi che rientrano nella ordinaria attivita' di manutenzione,
che comportano limitazioni di traffico non rilevanti e di breve durata, ovvero
in caso di incidente stradale o calamita' naturale, l'ente proprietario o i
soggetti da esso individuati possono predisporre gli schemi ed i dispositivi
segnaletici previsti dal presente disciplinare senza adottare formale provvedimento.
2.3 Esecuzione dei lavori
Nel caso di cantieri che interessino la sede di autostrade, di strade extraurbane
principali o di strade urbane di scorrimento o di quartiere, i lavori devono
essere svolti, in piu' turni, anche utilizzando l'intero arco della giornata,
e in via prioritaria, nei periodi giornalieri di minimo impegno della strada
da parte dei flussi veicolari. I lavori di durata prevedibilmente piu' ampia
e che non rivestano carattere di urgenza devono essere realizzati nei periodi
annuali di minore traffico.
2.4 Coordinamento tra Enti
Quando l'esecuzione di lavori richiede la deviazione su strade appartenenti
ad altri Enti proprietari o concessionari occorre l'accordo preventivo di questi
ultimi.
3. SEGNALI E DISPOSITIVI SEGNALETICI
3.1 Classificazione dei segnali
I segnali comunemente utilizzati per la segnaletica temporanea sono rappresentati
nella Tav. 0 e di seguito riportati, per gruppi, corredati di una sintetica
esplicazione circa il loro significato e modalita' di impiego in presenza di
cantieri stradali.
La numerazione delle figure e' la stessa delle analoghe riportate nel Regolamento
di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della strada (nel seguito indicato
come Regolamento). Sono inoltre previste alcune ulteriori figure ritenute necessarie
per la migliore rappresentazione di alcune situazioni specifiche.
3.1.1 Segnali di pericolo
LAVORI (fig. II. 383) deve essere installato in prossimita' di cantieri fissi
o mobili, anche se di manutenzione, corredato da pannello integrativo indicante
l'estesa del cantiere quando il tratto di strada interessato sia piu' lungo
di 100 m, salvo le deroghe espressamente previste dal presente disciplinare.
STRETTOIA SIMMETRICA (fig. II. 384) deve essere usato per presegnalare un restringimento
pericoloso della carreggiata su ambedue i lati.
STRETTOIA ASIMMETRICA A SINISTRA (fig. II. 385) deve essere usato per presegnalare
un restringimento pericoloso della carreggiata posto sul lato sinistro.
STRETTOIA ASIMMETRICA A DESTRA (fig. II. 386) deve essere usato per presegnalare
un restringimento pericoloso della carreggiata posto sul lato destro.
DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE (fig. II. 387) deve essere usato per presegnalare
un tratto di strada a doppio senso di circolazione sulla stessa carreggiata
quando nel tratto precedente era a senso unico.
MEZZI DI LAVORO IN AZIONE (fig, II. 388) deve essere usato per presegnalare
un pericolo costituito dalla presenza di macchine operatrici, pale meccaniche,
escavatori, uscita di autocarri, ecc...., che possono interferire con il traffico
ordinario.
STRADA DEFORMATA (fig. II. 389) deve essere usato per presegnalare un tratto
di strada in cattivo stato o con pavimentazione irregolare.
MATERIALE INSTABILE SULLA STRADA (fig. II. 390) deve essere usato per presegnalare
la presenza sulla pavimentazione di ghiaia, pietrisco, graniglia, od altro materiale
instabile che puo' diminuire pericolosamente l'aderenza del veicolo od essere
proiettato a distanza.
SEGNI ORIZZONTALI IN RIFACIMENTO (fig. II. 391) deve essere usato per presegnalare
un pericolo dovuto alla mancanza della segnaletica orizzontale, ovvero lavori
di tracciamento in corso sul tronco stradale della lunghezza indicata dal pannello
integrativo II.2 "estesa" abbinato.
INCIDENTE (fig. II. 391/a) deve essere usato per presegnalare un pericolo dovuto
alla presenza di un incidente stradale.
USCITA OBBLIGATORIA (fig. 391/b) deve essere usato per presegnalare l'obbligo
di uscire dalla strada nel punto indicato.
CORSIE A LARGHEZZA RIDOTTA (fig. II. 391/c) deve essere usato per presegnalare
un tratto di strada nel quale la/e corsia/e e/sono di larghezza ridotta.
SEMAFORO (fig. II. 404) deve essere usato per presegnalare un impianto semaforico.
3.1.2 Segnali di prescrizione
DARE PRECEDENZA (fig. II. 36) deve essere usato per indicare ai conducenti l'obbligo
di dare la precedenza ai veicoli che circolano nei due sensi sulla strada sulla
quale essi stanno per immettersi o che vanno ad attraversare.
FERMARSI E DARE PRECEDENZA (fig. II. 37) deve essere installato nelle intersezioni
o nei luoghi che non godono del diritto di precedenza, per indicare ai conducenti
l'obbligo di fermarsi e di dare la precedenza prima di inoltrarsi nell'area
di intersezione o immettersi nel flusso della circolazione.
DARE PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI (fig. II. 41) deve essere usato per
indicare l'obbligo di dare la precedenza alla corrente di traffico proveniente
in senso inverso, nelle strettoie nelle quali e' stato istituito il senso unico
alternato.
DIRITTO DI PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI (fig. II. 45) deve essere usato
per indicare che il conducente ha la precedenza di passaggio rispetto alla corrente
di traffico proveniente in senso inverso nelle strettoie nelle quali e' stato
istituito il senso unico alternato.
DIVIETO DI TRANSITO (fig. II. 46) deve essere impiegato per indicare il divieto
di entrare in una strada sulla quale e' vietata la circolazione nei due sensi.
DIVIETO DI SORPASSO (fig. II. 48) deve essere usato per indicare il divieto
di sorpasso dei veicoli a motore eccetto i ciclomotori e i motocicli, anche
se la manovra puo' compiersi entro la semicarreggiata con o senza striscia continua.
LIMITE MASSIMO DI VELOCITA'.... KM/H (fig. II. 50) deve essere usato per indicare
il divieto di superare la velocita' indicata in km/ora, salvo limiti inferiori
imposti a particolari categorie di veicoli.
DIVIETO DI SORPASSO PER I VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 3,5 TONNELLATE
(fig. II. 52) deve essere usato per indicare il divieto di sorpasso dei veicoli
a motore da parte di veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 t, risultante
dalla carta di circolazione, non adibiti al trasporto di persone.
TRANSITO VIETATO AI VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A 3,5 TONNELLATE
(fig. II. 60/a) deve essere usato per indicare il divieto di transito ai veicoli
di massa a pieno carico superiore a 3,5 t, risultante dalla carta di circolazione,
non adibiti al trasporto di persone.
TRANSITO VIETATO AI VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE A .... TONNELLATE
(fig. II. 60/b) una cifra bianca entro il simbolo nero indica il valore massimo
della massa a pieno carico dei veicoli ammessi al transito diverso da quello
attribuito dal segnale di fig. II. 60/a)
TRANSITO VIETATO AI VEICOLI A MOTORE TRAINANTI UN RIMORCHIO (fig. II. 61) deve
essere usato per indicare il divieto di transito a tutti i veicoli a motore
trainanti un rimorchio.
TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI LARGHEZZA SUPERIORE A ......METRI (fig. II.65)
deve essere usato per indicare il divieto di transito ai veicoli di larghezza
superiore a quella indicata.
TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI ALTEZZA SUPERIORE A .... METRI (fig. II.
66) deve essere usato per indicare il divieto di transito ai veicoli di altezza
superiore a quella indicata.
TRANSITO VIETATO AI VEICOLI, O COMPLESSI DI VEICOLI, AVENTI LUNGHEZZA SUPERIORE
A .... METRI (fig. II. 67) deve essere usato per indicare il divieto di transito
ai veicoli isolati, o complessi di veicoli che superano la lunghezza indicata.
TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI UNA MASSA SUPERIORE A ..... TONNELLATE (fig.
II. 68) deve essere usato per indicare il divieto di transito ai veicoli di
massa superiore a quella indicata.
TRANSITO VIETATO AI VEICOLI AVENTI UNA MASSA PER ASSE SUPERIORE A ...... TONNELLATE
(fig. II. 69) deve essere usato per indicare il divieto di transito ai veicoli
aventi sull'asse piu' caricato una massa superiore a quella indicata.
DIREZIONE OBBLIGATORIA DIRITTO (fig. II. 80/a) deve essere usato per indicare
l'obbligo di proseguire diritto.
DIREZIONE OBBLIGATORIA A SINISTRA (fig. II. 80/b) deve essere usato per indicare
l'obbligo di voltare a sinistra.
DIREZIONE OBBLIGATORIA A DESTRA (fig. II. 80/c) deve essere usato per indicare
l'obbligo di voltare a destra.
PREAVVISO DI DIREZIONE OBBLIGATORIA A DESTRA (fig. II.80/d e fig. II.80/f))
deve essere usato per preavvisare l'obbligo di voltare a destra.
PREAVVISO DI DIREZIONE OBBLIGATORIA A SINISTRA (fig. II. 80/e) deve essere usato
per preavvisare l'obbligo di voltare a sinistra.
DIREZIONI CONSENTITE DESTRA E SINISTRA (fig. II.81/a) deve essere usato per
indicare l'impossibilita' o il divieto di proseguire diritto.
PASSAGGIO OBBLIGATORIO A SINISTRA (fig. II.82/a) deve essere usato per indicare
ai conducenti l'obbligo di passare a sinistra di un
cantiere stradale o di un ostacolo, un salvagente, uno spartitraffico, ecc.
PASSAGGIO OBBLIGATORIO A DESTRA (fig. II. 82/b) deve essere usato per indicare
ai conducenti l'obbligo di passare a destra di un cantiere stradale o di un
ostacolo, un salvagente, uno spartitraffico, ecc.
PASSAGGI CONSENTITI (fig. II. 83) deve essere usato per indicare ai conducenti
la possibilita' di passare sia a destra che a sinistra di un cantiere stradale
o di un ostacolo, un salvagente, uno spartitraffico, ecc.
VIA LIBERA (fig. II. 70) deve essere usato per indicare la fine di tutte le
prescrizioni precedentemente imposte.
FINE LIMITAZIONE DI VELOCITA' (fig. II. 71) deve essere usato per indicare il
ripristino dei limiti generali di velocita' vigenti in quel tipo di strada.
FINE DEL DIVIETO DI SORPASSO (fig. II. 72) deve essere usato per indicare la
fine del divieto di sorpasso per tutti i veicoli.
FINE DEL DIVIETO DI SORPASSO PER I VEICOLI DI MASSA A PIENO CARICO SUPERIORE
A 3,5 TONNELLATE (fig. II. 73) deve essere usato per indicare la fine del divieto
di sorpasso per i veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 t non adibiti
al trasporto di persone.
3.1.3 Segnali di indicazione
TABELLA LAVORI (fig. II. 382) pannello da installare in prossimita' delle testate
del cantiere stradale di durata superiore ai sette giorni lavorativi.
PREAVVISO DI DEVIAZIONE (fig. II. 405, II. 406, II. 408) il pannello II. 405
esemplifica l'interruzione di una strada per lavori in corso indicando la deviazione
necessaria e la sua lunghezza. Il pannello II. 406 e' da impiegare nei casi
in cui la zona di deviazione ricade nell'area di uno svincolo; entro l'inserto
il cui colore di fondo e' quello caratteristico del tipo di uscita, va riportata
la denominazione dell'uscita ed a sinistra in alto il capostrada o la direzione
geografica principale. Il pannello II. 408 esemplifica una limitazione di transito
lungo un tronco di strada, vietandolo ai veicoli avente una massa superiore
a 7,0 t ed indica l'itinerario alternativo percorribile da parte di tali veicoli.
PREAVVISO DI INTERSEZIONE (fig. II. 408/a e II. 408/b) esemplificano preavvisi
di intersezione che contengono simboli per informare circa direzioni vietate
o presenza di lavori su un ramo di intersezione.
SEGNALI DI DIREZIONE (fig. II. 407) tali segnali hanno la funzione di conferma
della deviazione prevista dal segnale di fig. II. 405 per limitazioni di limitata
lunghezza, oppure hanno la funzione di conferma delle direzioni previste dal
segnale di fig. II. 406. Il colore di fondo e' caratteristico del tipo di uscita.
PREAVVISO DEVIAZIONE AUTOCARRI OBBLIGATORIA (fig. II. 409/a) segnale composito
che presegnala, in avvicinamento ad un cantiere stradale, l'esistenza di un
intinerario obbligatorio per i veicoli di trasporto di cose di massa complessiva
superiore a 3,5 t.
DIREZIONE AUTOCARRI OBBLIGATORIA (fig. II. 409/b) segnale composito che segnala,
in avvicinamento ad un cantiere stradale, la direzione obbligatoria per autotreni
ed autoarticolati.
PREAVVISO DEVIAZIONE AUTOCARRI CONSIGLIATA (fig. II. 410/a) presegnala, in avvicinamento
ad un cantiere stradale, l'esistenza di un itinerario consigliato per gli autotreni
ed autoarticolati.
DIREZIONE AUTOCARRI CONSIGLIATA (fig. II. 410/b) segnala, in avvicinamento ad
un cantiere stradale, la direzione consigliata per i veicoli di trasporto di
cose di massa complessiva superiore a 3,5 t.
SEGNALE DI CORSIA CHIUSA (destra o sinistra) (fig. II. 411/a) indica la riduzione
da due ad una corsia di marcia per la presenza di una deviazione in corrispondenza
di un cantiere stradale.
SEGNALE DI CORSIA CHIUSA (destra o sinistra) (fig. II. 411/b) indica la riduzione
da tre a due corsie di marcia per la presenza di una deviazione in corrispondenza
di un cantiere stradale.
SEGNALE DI CORSIE CHIUSE (fig. II. 411/c, II. 411/f e II. 411/g) indica la possibilita'
di proseguire diritto o su una o due delle corsie della carreggiata opposta
per la presenza di una deviazione in corrispondenza di un cantiere stradale.
SEGNALE DI CORSIE CHIUSE (fig. II. 411/d e II. 411/e) indica la deviazione,
in parallelo, su corsie adiacenti, per la presenza di una deviazione in corrispondenza
di un cantiere stradale. La deviazione puo' interessare anche l'eventuale corsia
di emergenza.
SEGNALE DI CARREGGIATA CHIUSA (fig. II. 412/a e II. 412/c) indica la chiusura
della carreggiata con conseguente deviazione su una corsia della carreggiata
opposta oppure sulla eventuale corsia di emergenza.
SEGNALE DI RIENTRO IN CARREGGIATA (fig. II. 412/b, II. 412/d, II. 412/e e II.
412/f) indica il rientro nella carreggiata normale di marcia.
SEGNALE DI CARREGGIATA CHIUSA (fig. II. 413/a e II. 413/b) indica la chiusura
della carreggiata con conseguente deviazione, in parallelo, su due corsie della
carreggiata opposta. I due segnali differiscono per le sole dimensioni.
SEGNALE DI RIENTRO IN CARREGGIATA (fig. II. 413/c) indica il rientro, in parallelo,
nella carreggiata normale di marcia.
VARIAZIONE CORSIE DISPONIBILI (fig. II. 344) indica un aumento temporaneo da
due a tre corsie.
USO CORSIE DISPONIBILI (fig. II. 414) indica l'uso delle corsie disponibili
per le diverse categorie di veicoli.
3.1.4 Segnali per cantieri mobili o su veicoli
PASSAGGIO OBBLIGATORIO PER VEICOLI OPERATIVI (fig. II. 398) segnale di cui devono
essere dotati posteriormente i veicoli operativi, i macchinari ed i mezzi d'opera
impiegati per lavori o manutenzione stradale fermi od in movimento.
PRESEGNALE DI CANTIERE MOBILE (fig. II. 399/a, II. 399/b) e' disposto sulla
banchina o sulla corsia di emergenza e spostato in avanti in maniera coordinata
all'avanzamento dei lavori. Puo' essere installato anche su un veicolo a copertura
e protezione anticipata e comunque ad una distanza che consenta ai conducenti
una normale manovra di decelerazione in relazione alla velocita' prevalente
sulla tratta di strada. Il segnale di corsie disponibili inserito e' quello
di fig. II. 411/a o II. 411/b secondo la necessita'. Sono impiegabili anche
in formato ridotto.
SEGNALE MOBILE DI PREAVVISO (fig. II. 400) e' posizionato su un veicolo a protezione
anticipata del cantiere e in movimento coordinato con l'avanzamento dello stesso.
Le corsie residue disponibili sono rese note con l'utilizzo di uno dei segnali
di cui alle figg. II. 411/a o II. 411/b secondo la necessita'. L'ordine di accensione
delle luci gialle puo' far assumere alle stesse la figura di un triangolo lampeggiante.
Rappresenta una configurazione alternativa o aggiuntiva a quella di figura II.
399/a o II. 399/b.
SEGNALE MOBILE DI PROTEZIONE (fig. II. 401) e' un segnale di localizzazione
posto a terra o su un carrello trainato dal veicolo stesso, e' spostato in maniera
coordinata all'avanzamento dei lavori. Le luci gialle lampeggianti possono assumere
la configurazione di freccia orientata.
ALTRI SEGNALI SU VEICOLI sono richiamati nel capitolo 7.
3.1.5 Segnali complementari
BARRIERA NORMALE (fig. II. 392) le barriere per la segnalazione e la delimitazione
dei cantieri stradali sono a strisce oblique bianche e rosse rifrangenti e di
notte e in altri casi di scarsa visibilita' devono essere integrate da lanterne
a luce rossa fissa. Lungo i lati longitudinali dei cantieri stradali le barriere
sono obbligatorie nelle zone che presentano condizioni di pericolo per le persone
al lavoro o per i veicoli in transito. Possono essere sostituite da recinzioni
colorate in rosso o arancione stabilmente fissate, costituite da teli, reti
o altri mezzi di delimitazione approvati dal Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti.
BARRIERA DIREZIONALE (fig. II. 393/a) le barriere direzionali si adottano quando
si devono segnalare deviazioni temporanee che comportano curve strette, cambi
di direzione bruschi, attraversamento o contornamento di cantieri, od altre
anomalie a carattere provvisorio.
PALETTO DI DELIMITAZIONE (fig. II. 394) viene impiegato in serie per evidenziare
i bordi longitudinali e di approccio delle zone di lavoro. La base deve essere
adeguatamente infissa od appesantita per impedire il rovesciamento sotto l'effetto
del vento e dello spostamento d'aria provocato dai veicoli in transito.
DELINEATORE MODULARE DI CURVA PROVVISORIA (fig. II. 395) e' da considerare una
sezione modulare della barriera direzionale. Deve essere impiegato in serie
per evidenziare il lato esterno delle deviazioni con curve provvisorie di raggio
inferiore o uguale a 200 m.
CONO (fig. II. 396) il cono deve essere usato per delimitare ed evidenziare
zone di lavoro di breve durata, per deviazioni ed incalanamenti temporanei,
per indicare aree interessate da incidenti o per la separazione provvisoria
di opposti sensi di marcia. Per i cantieri in autostrada, strada extraurbana
principale e urbana di scorrimento devono essere utilizzati coni con tre fasce
bianche e altezza superiore a 50 cm. I coni devono essere omologati da parte
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
DELINEATORI FLESSIBILI (fig. II. 397) sono usati per delimitare ed evidenziare
zone di lavoro di media e lunga durata, per deviazioni ed incalanamenti o per
la separazione di opposti sensi di marcia. Per i cantieri in autostrada, strada
extraurbana principale e urbana di scorrimento devono essere utilizzati delineatori
con tre fasce o inserti bianchi e altezza superiore a 30 cm. I delineatori flessibili
devono essere omologati da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
BARRIERA DI RECINZIONE PER CHIUSINI (fig. II. 402) e' l'insieme di varie barriere
o transenne unite a formare un quadrilatero delimitante un chiusino o altro
tipo di portello aperto.
RECINZIONI DEI CANTIERI le recinzioni per cantieri edili, gli scavi, i mezzi
e macchine operatrici, nonche' il loro raggio di azione devono essere segnalate
con luci rosse fisse e dispositivi rifrangenti della superficie minima di 50
cm2, intervallati lungo il perimetro interessato dalla circolazione in modo
che almeno tre luci e tre dispositivi ricadano sempre nel cono visivo del conducente.
PALETTA PER TRANSITO ALTERNATO DA MOVIERI (fig. II. 403) i conducenti hanno
l'obbligo di arrestarsi qualora il moviere mostri la paletta dal lato rosso
e devono ripartire o proseguire la marcia solo se viene mostrato il lato verde.
BANDIERA DI COLORE ARANCIO FLUORESCENTE (fig. II. 403/a) utilizzata dai movieri
per indurre gli utenti della strada al rallentamento e ad una maggiore prudenza.
Puo' essere movimentata anche con dispositivi meccanici. Lo stesso dispositivo
e' utilizzato per il segnalamento di un cantiere mobile assistito da moviere
su strade ad unica carreggiata.
3.1.6 Segnali luminosi
LANTERNA SEMAFORICA VEICOLARE NORMALE (fig. II. 449) durante il periodo di accensione
della luce rossa i veicoli non devono superare la linea di arresto; in mancanza
di tale striscia non devono oltrepassare il segnale. Durante il periodo di accensione
della luce verde, i veicoli possono procedere in tutte le direzioni consentite
dalla segnaletica verticale e orizzontale. Durante il periodo di accensione
della luce gialla i veicoli non possono oltrepassare gli stessi punti stabiliti
per l'arresto a meno che si trovino cosi' prossimi, al momento dell'accensione
della luce gialla, che non possono piu' arrestarsi in condizioni di sicurezza.
DISPOSITIVI LUMINOSI A LUCE GIALLA (art. 36 reg. fig. in Tav. 0) durante le
ore notturne e in tutti i casi di scarsa visibilita' lo sbarramento obliquo
che precede eventualmente la zona di lavoro deve essere integrato da dispositivi
a luce gialla lampeggiante, in sincrono o in progressione (luci scorrevoli)
ovvero con configurazione di freccia orientata per evidenziare punti singolari;
i margini longitudinali della zona di lavoro possono essere integrati con dispositivi
a luce gialla fissa. Nel segnale di pericolo temporaneo "semaforo"
(fig. II. 404) il disco giallo inserito nel simbolo deve essere sostituito da
una luce gialla lampeggiante di pari diametro. La luce gialla lampeggiante puo'
essere installata anche al di sopra del segnale.
DISPOSITIVI LUMINOSI A LUCE ROSSA (art. 36 reg. fig. in Tav. 0) durante le ore
notturne e in tutti i casi di scarsa visibilita' le barriere di testata delle
zone di lavoro devono essere munite di idonei apparati luminosi di colore rosso
a luce fissa (almeno una lampada ogni 1,5 m di barriera di testata). Il segnale
"lavori" (fig. II. 383) deve essere munito di analogo apparato luminoso
di colore rosso a luce fissa. Per la sicurezza dei pedoni le recinzioni dei
cantieri edili, gli scavi, i mezzi e macchine operatrici, nonche' il loro raggio
di azione devono essere segnalate con luci rosse fisse.
ALTRI SEGNALI LUMINOSI sono quelli a messaggio variabile richiamati nel capitolo
7.
Sono vietate le lanterne, od altre sorgenti luminose, a fiamma libera. Gli organi
di polizia stradale sono autorizzati ad impiegare le "torce a vento"
in situazioni di emergenza in condizioni di scarsa visibilita'.
Tutti i segnali e dispositivi luminosi, compresi quelli impiegati per cantieri
mobili, devono essere omologati od approvati da parte del Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti (art. 41, comma 8, del Codice e art. 36, comma 9, del reg.).
3.1.7 Segnali orizzontali (art. 35 Reg.)
I SEGNALI ORIZZONTALI a carattere temporaneo devono essere applicati in corrispondenza
di cantieri, lavori o deviazioni di durata superiore a sette giorni lavorativi
salvo i casi in cui condizioni atmosferiche o del fondo stradale ne impediscano
la corretta apposizione. In tali casi si applicano i dispositivi retroriflettenti
integrativi che possono essere usati anche per rafforzare i segnali orizzontali
temporanei in situazioni particolarmente pericolose, ovvero elementi prefabbricati
per costruire cordoli delimitatori (art. 178 reg.). I segnali orizzontali temporanei
devono essere antisdrucciolevoli e non devono sporgere piu' di 5 mm dal piano
della pavimentazione. Nel caso di strisce longitudinali continue realizzate
con materie plastiche, a partire da spessori di strato di 1,5 mm, devono essere
eseguite interruzioni che garantiscano il deflusso dell'acqua. Tali segnali
devono poter essere rimossi integralmente e rapidamente al cessare delle cause
che hanno determinato la necessita' di apposizione, senza lasciare nessuna traccia
sulla pavimentazione, arrecare danni alla stessa e determinare disturbi o intralcio
per la circolazione, a meno che non si debba provvedere al rifacimento della
pavimentazione.
I segnali orizzontali da usare nell'ambito di cantieri e di lavori stradali
sono le strisce longitudinali continue e discontinue per indicare i margini,
la separazione dei sensi di marcia e le corsie; le strisce trasversali per indicare
il punto di arresto nei sensi unici alternati regolati da semafori; le frecce
direzionali o le iscrizioni con la grafica e le dimensioni previste per la segnaletica
orizzontale permanente; quando tale segnalamento modifica o e' in contrasto
con la segnaletica orizzontale permanente.
I DISPOSITIVI RETRORIFLETTENTI INTEGRATIVI devono riflettere luce di colore
giallo e non devono avere un'altezza superiore e 2,5 cm.
Sono applicati con idoneo adesivo di sicurezza od altri sistemi di ancoraggio
alla pavimentazione, in modo da evitare distacchi in conseguenza della sollecitazione
del traffico. Devono essere facilmente rimossi senza produrre danni al manto
stradale. La frequenza di posa massima di tali dispositivi e' di 12 m in rettilineo
e di 3 m in curva. Tali dispositivi devono essere omologati da parte del Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Possono essere utilizzati altri mezzi di segnalamento in aggiunta o in sostituzione
di quelli previsti, purche' preventivamente autorizzati dal Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti.
3.2 Caratteristiche dei segnali temporanei
3.2.1 Colori
I segnali verticali di pericolo e di indicazione utilizzati nella segnaletica
temporanea sono a fondo giallo. Se piu' segnali e/o simboli compaiono su un
unico pannello, il fondo del segnale composito deve essere giallo. Fanno eccezione
i segnali compositi impiegati nei presegnali di cantiere mobile, e piu' in generale
con luci incorporate, per meglio evidenziare le luci gialle.
Al fine di consentire l'avvistamento dei segnali verticali, soprattutto nelle
condizioni di scarsa visibilita', e' raccomandato l'utilizzo del colore giallo
con il piu' elevato fattore di luminanza.
I segnali orizzontali temporanei sono di colore giallo con le coordinate tricromatiche
fissate nella norma UNI EN 1436.
I segnali luminosi verticali, anche a messaggio variabile, hanno la stessa configurazione
dei corrispondenti segnali verticali non luminosi. I segnali a messaggio variabile
del tipo alfanumerico hanno scritte di colore giallo su fondo nero.
Le lanterne semaforiche impiegate nei cantieri sono uguali a quelle permanenti.
I dispositivi luminosi per migliorare l'avvistamento dei mezzi segnaletici rifrangenti
e per migliorare la visibilita' notturna sono generalmente costituiti da lanterne
impiegate singolarmente o in opportune combinazioni, a luce rossa fissa, a luce
gialla fissa, a luce gialla lampeggiante.
I dispositivi integrativi di segnaletica orizzontale e gli eventuali cordoli
posti a delimitazione delle corsie o del margine della carreggiata sono di colore
giallo.
I segnali complementari (barriere, paletti di delimitazione, delineatori modulari,
coni e delineatori flessibili) sono di colore bianco e rosso con la disposizione
descritta al paragrafo 3.1.
Le recinzioni da impiegare nei cantieri (art. 32 reg.) sono di colore rosso
o arancio. Le stesse recinzioni sono segnalate con luci rosse fisse e con dispositivi
rifrangenti rossi.
3.2.2 Dimensioni
Le dimensioni dei segnali verticali, luminosi e complementari sono le stesse
della corrispondente segnaletica permanente, con le stesse modalita' di impiego
per quanto attiene ai loro formati ed eventuali deroghe. Le dimensioni dei segnali
verticali solo temporanei sono quelle fissate nel Regolamento e nel presente
disciplinare.
La segnaletica orizzontale temporanea ha le stesse dimensioni della segnaletica
orizzontale permanente prevista per il tipo di strada o tratto di strada risultante
dalla presenza del cantiere lungo la quale e' installata.
3.2.3 Rifrangenza
Tutti i segnali impiegati nella segnaletica temporanea devono essere percepibili
e leggibili di notte come di giorno (art. 79 reg.).
In particolare per i segnali aventi la faccia utile realizzata con pellicola
retroriflettente valgono le prescrizioni dei commi 11 e 12 dell'art. 79 e del
comma 3 dell'art. 36 del Regolamento.
Per quanto riguarda la segnaletica orizzontale occorre riferirsi alla Norma
UNI EN 1436 con obbligo di garantire la classe R5 per le strade di tipo A, B
e D e classe R3 o R5 per gli altri tipi di strade.
3.3 Sostegni e Supporti
I pannelli devono essere solidamente fissati con un sostegno ed essere
stabili (comma 3 art. 30 reg).
I sostegni e i supporti dei segnali stradali impiegati nel segnalamento temporaneo
devono essere conformi a quanto prescritto all'art. 82 del Regolamento.
L'impiego di materiali non metallici deve sempre essere approvato dal Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Possono essere utilizzati supporti e sostegni o basi mobili di tipo trasportabile
e ripiegabile purche' ne sia assicurata la stabilita' nelle condizioni di impiego.
Gli eventuali zavorramenti dei sostegni devono essere realizzati con materiali
che non devono costituire pericolo o intralcio per la circolazione (art. 30
comma 3 reg.).
4. LIMITAZIONE DI VELOCITA'
4.1 La graduazione di limitazione di velocita'. Velocita' eccessivamente
ridotta
Nella segnalazione temporanea la limitazione di velocita' non e' sempre necessaria
poiche' il segnale "Lavori" o "Altri pericoli" per loro
natura "impongono agli utenti il rispetto di una regola elementare di prudenza
consistente nel prevedere la possibilita' di dover adeguare la loro velocita'".
Tuttavia per evitare comportamenti differenti tra i vari utenti della strada
per effetto di una diversa valutazione del pericolo, ed in coerenza con quanto
esposto nel cap. 2, e' opportuno comunque avere criteri uniformi nella scelta
dei limiti di velocita' da imporre.
La limitazione di velocita' deve essere attuata a decrescere per blocchi (livelli)
di 20 km/h ordinariamente. Il numero dei diversi segnali da utilizzare sara'
generalmente al massimo pari a tre.
Quindi se si vuole diminuire la velocita' di 70 km/h (ad esempio passare da
130 a 60 km/h in avvicinamento ad uno scambio di carreggiata in autostrada)
il terzo livello di riduzione sara' portato a 30 km/h (110, 90, 60).
In ossequio al criterio di credibilita' dei segnali dovra' essere evitato l'impiego
di segnali di limitazione di velocita' eccessivamente ridotta (5, 10 o 20 Km/h)
che non siano effettivamente giustificati da condizioni della superficie stradale
o di circolazione particolarmente penalizzanti. Tra l'altro limitazioni siffatte
sono difficilmente valutabili anche da parte di utenti corretti, mancando spesso
a bordo dei moderni veicoli tachimetri che riportino tali velocita'.
4.2 Il segnalamento
La limitazione di velocita' e' imposta agli utenti attraverso il segnale
di "limite massimo di velocita'".
L'utente deve sempre sapere perche' la velocita' e' limitata.
Pertanto, il segnale di limite massimo di velocita' non deve mai essere il primo
segnale incontrato dall'utente e quindi deve essere collocato dopo un segnale
di pericolo.
Nell'ambito dell'area di cantiere, il segnale di "limite massimo di velocita'"
deve essere ripetuto ogni volta che il tratto di strada interessato e' piu'
lungo di 1,0 km.
La segnaletica di fine prescrizione e' obbligatoria. Si attua con un segnale
di "Fine limitazione di velocita' " o di "Via libera".
Tuttavia se la prescrizione permanente e quella legata al cantiere riguarda
solo la limitazione di velocita', l'impiego del segnale di "Fine limitazione"
non e' obbligatorio. La limitazione di velocita' permanente sara' ristabilita
con il segnale di limite massimo di velocita' appropriato.
5. POSIZIONAMENTO DEI SEGNALI
5.1 Distanza tra i pannelli
Per essere memorizzati dagli utenti i segnali devono essere distanziati
tra loro di uno spazio coerente con la velocita' imposta in avvicinamento e
lungo il cantiere.
I segnali devono essere innanzitutto visibili, pertanto la distanza sopraindicata
puo' essere variata in presenza di schermature o di ostacoli come pile di ponti,
curve, vegetazione, ecc. Si dovra' comunque curare la dislocazione in sequenza
dei segnali in modo da evitare che un segnale copra quello successivo.
5.2 Segnali di avvicinamento, di posizione, di fine prescrizione
Un sistema segnaletico temporaneo completo comprende di norma:
- Una segnaletica di avvicinamento situata a monte della zona pericolosa da
segnalare;
- Una segnaletica di posizione collocata immediatamente a ridosso e lungo la
zona interessata;
- Una segnaletica di fine prescrizione collocata a valle della zona interessata.
Per i cantieri importanti, o con collocazione di difficile avvistamento, la
segnaletica di avvicinamento puo' essere preceduta da una (nelle strade a doppio
senso di circolazione) o due (nelle strade a carreggiate separate) lanterne
a luce gialla lampeggiante di grande diametro (minimo 30 cm) in previsione di
possibile formazione di coda, modulandone la distanza dal primo segnale in funzione
della prevedibile entita' della coda stessa. Per tali dispositivi si suggeriscono
le seguenti distanze minime di impianto:
m 250 prima del segnale "lavori" sulle strade a doppio senso di circolazione
e nelle strade urbane di scorrimento;
m 750 prima del segnale "lavori" sulle strade di tipo A e B con due
corsie per senso di marcia;
m 1000 prima del segnale "lavori" sulle strade di tipo A e B con tre
o piu' corsie per senso di marcia.
In corrispondenza delle lanterne deve essere collocato anche un segnale "lavori"
corredato di pannello integrativo di distanza dal cantiere. In questo caso non
e' necessaria la lanterna a luce rossa fissa in abbinamento.
L'inizio della segnaletica di posizione corrisponde all'inizio della zona di
deviazione o, in assenza di tale zona, alla barriera frontale.
5.3 Installazione
La segnaletica di avvicinamento e' posta sulla corsia di emergenza, se
presente, o sulla banchina. La segnaletica di posizione e' posta sulla corsia
di emergenza, se presente, o sulla banchina o sulla carreggiata se il pericolo
insiste su di essa.
I segnali verticali sono montati su cavalletti od altri idonei sostegni con
il bordo inferiore a non meno di 60 cm dal suolo, fatta eccezione per i segnali
di cantiere mobile e per i segnali di corsia di altezza superiore a mt 1,35.
Nel caso di cantiere in centro abitato si dovra' avere cura che i segnali installati
su marciapiedi o su percorsi pedonali non costituiscano pericolo od intralcio
per i pedoni.
I cavalletti, ed i sostegni piu' in generale, devono avere una configurazione
tale da consentire una installazione dei segnali in posizione verticale o pressoche'
verticale ed il collocamento dei dispositivi luminosi quando gli stessi sono
prescritti. Questi ultimi, se non sono incorporati, devono essere posizionati
al di sopra del segnale in modo da non coprire la faccia utile dello stesso.
6. SICUREZZA DELLE PERSONE
6.1. Personale al lavoro
Gli operatori che intervengono nella zona della strada interessata dai
lavori devono essere costantemente visibili, tanto agli utenti della strada
che ai conducenti di macchine operatrici circolanti nel cantiere. Gli stessi
sono tenuti ad indossare capi di abbigliamento ad alta visibilita', di classe
3 o 2, conformi alle disposizioni di cui al D.M. 9 giugno 1995 o alla norma
UNI EN 471. Per interventi occasionali di breve durata possono essere ammessi
capi di vestiario appartenenti alla classe 1.
I capi conformi alle norme citate sono marcati con l'indicazione della classe
di appartenenza.
In presenza di sensi unici alternati regolati da movieri, gli operatori impegnati
nella regolazione del traffico devono fare uso, oltre che dell'abbigliamento
ad alta visibilita', delle apposite "palette" (fig. II. 403 reg.).
E' comunque obbligatorio il rispetto delle altre norme specifiche di settore
riguardanti la sicurezza degli operatori. (D.L.vo 626/94, D.L.vo 494/96).
6.2 Sicurezza dei pedoni
La segnaletica di sicurezza dei lavori, dei depositi, degli scavi e dei
cantieri stradali deve comprendere speciali accorgimenti a difesa della incolumita'
dei pedoni che transitano in prossimita' dei cantieri stessi.
I cantieri edili, gli scavi, i mezzi e macchine operatrici, nonche' il loro
raggio d'azione, devono essere sempre delimitati, soprattutto sul lato dove
possono transitare pedoni, con barriere, parapetti, o altri tipi di recinzioni
cosi' come previsto dall'art. 32, comma 2 del Regolamento.
Se non esiste marciapiede, o questo e' stato occupato dal cantiere, occorre
delimitare e proteggere un corridoio di transito pedonale, lungo il lato o i
lati prospicienti il traffico veicolare, della larghezza di almeno un metro.
Detto corridoio puo' consistere in un marciapiede temporaneo costruito sulla
carreggiata, oppure in una striscia di carreggiata protetta, sul lato del traffico,
da barriere o da un parapetto di circostanza segnalati dalla parte della carreggiata,
come precisato al capitolo 3.
Tombini e ogni tipo di portello, aperti anche per un tempo brevissimo, situati
sulla carreggiata o in banchine o su marciapiedi, devono essere completamente
recintati (fig. II. 402).
7. SEGNALAMENTO DEI VEICOLI
I veicoli operativi, i macchinari ed i mezzi d'opera impiegati per i lavori o per la manutenzione stradale, fermi o in movimento, se esposti al traffico, devono essere particolarmente visibili e riconoscibili, altrimenti possono costituire, con la loro sola presenza, un pericolo per gli utenti della strada e per gli altri soggetti che intervengono nel cantiere.
7.1. Regolamentazione
I veicoli di cui sopra devono portare posteriormente il segnale di "Passaggio
obbligatorio per veicoli operativi" (fig. II. 398) con freccia orientata
verso il lato dove il veicolo puo' essere superato.
Con lo stesso segnale devono essere equipaggiati anche i veicoli che, per la
natura del carico, la massa o l'ingombro devono procedere a velocita' particolarmente
ridotta. In questi casi i veicoli devono essere equipaggiati anche con uno o
piu' dispositivi supplementari a luce lampeggiante gialla o arancione sempre
attivi.
Tali dispositivi devono essere di tipo approvato dal Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti - Dipartimento per i trasporti terrestri - o conformi a Direttive
C.E.E. o a regolamenti ECE/ONU recepiti dallo stesso Ministero.
Il numero dei dispositivi ed il loro collocamento sul veicolo e' quello necessario
a garantire il rispetto, anche per veicoli a pieno carico, degli angoli di visibilita'
prescritti dall'art. 266 del Regolamento.
L'impiego di tali dispositivi e' consentito solo nelle situazioni che li giustificano.
I veicoli operativi, anche se sono fermi per compiere lavori di manutenzione
di brevissima durata, devono essere presegnalati con opportuno anticipo con
il segnale "lavori" ed altri segnali ritenuti necessari in relazione
allo stato dei luoghi.
7.2. Pannelli a messaggio variabile
I veicoli di servizio o di segnalamento se impiegati in posizione anticipata
rispetto al cantiere, possono essere equipaggiati con pannelli luminosi a messaggio
variabile.
Il loro impiego e' consentito a condizione che il pannello sia di tipo omologato
e che siano rappresentati segnali di pericolo o di prescrizione, ovvero un testo
alfanumerico o entrambi.
8. COLLOCAZIONE E RIMOZIONE DEI SEGNALI
8.1 Principi generali
La posa e la rimozione dei segnali costituisce, di per se stessa, un cantiere
che merita la massima attenzione, come il cantiere o il pericolo che si intende
segnalare. In particolare la posa e la rimozione dei coni e dei delineatori
flessibili e l'eventuale tracciamento associato costituisce una fase particolarmente
delicata per la sicurezza degli operatori. La sicurezza dipende dal rispetto
di procedure precise che rispondono in particolare agli imperativi seguenti:
- la segnaletica deve restare coerente in ogni momento, di modo che svolga il
suo ruolo sia nei confronti degli utenti che del personale impegnato nella sua
posa in opera;
- l'esposizione del personale al lavoro nella zona di circolazione deve essere
ridotta al minimo.
Non e' qui il caso di dettagliare i metodi di posa e rimozione dei segnali.
Essi sono propri di ogni situazione da affrontare (numero dei segnali da mettere
in opera, posizionamento, veicoli da impiegare, ecc.) e possono, a volte, essere
complessi e sensibilmente vincolanti per chi deve operare. Le operazioni sulla
corsia di sinistra o sullo spartitraffico possono essere particolarmente delicate.
Ogni caso deve essere oggetto di una riflessione preliminare approfondita e
ispirata ai principi fin qui esposti. Queste riflessioni possono tradursi in
un quaderno di procedure proprie di ogni ente proprietario di strade che ne
assicura il rispetto, e per la previsione di impiego di veicoli specialmente
adattati al trasporto e alla posa e rimozione dei segnali.
E' necessario, inoltre, che gli operatori chiamati ad effettuare questi compiti
ricevano una formazione specifica e che le modalita' operative siano analizzate
e rimesse in discussione periodicamente.
8.2 Posa dei segnali
Se non e' possibile installare tutti i segnali in una sola operazione,
questi saranno prima depositati di piatto sulla banchina o sullo spartitraffico
in corrispondenza del punto di impianto, quindi rialzati una volta terminato
l'approvvigionamento.
Come regola generale, si mettono in opera i segnali nell'ordine in cui gli utenti
della strada li incontrano, prima la segnaletica di avvicinamento, poi quella
di posizione, assicurandosi, durante la posa, che ogni pannello sia perfettamente
visibile.
Le regole descritte sono valide per i cantieri o i pericoli temporanei prevedibili.
Nelle situazioni di emergenza, e' importante, in via prioritaria, mettere in
opera una segnaletica di posizione sufficiente, poi una segnaletica di avvicinamento
minimale. L'insieme sara' di seguito rapidamente integrato e completato se necessario.
8.3 Rimozione dei segnali
La segnaletica temporanea deve essere rimossa od oscurata appena cessate
le cause che ne hanno reso necessario il collocamento. Se si intende ristabilire
la segnaletica permanente o stabilire una nuova segnaletica temporanea particolare
(es. segni orizzontali in rifacimento), bisogna farlo dopo la rimozione della
precedente segnaletica temporanea. I segnali devono, in generale, essere rimossi
od oscurati nell'ordine inverso della posa normale.
Alcune condizioni particolari di manovra dei veicoli di raccolta possono tuttavia
imporre deroghe a questa regola.
8.4 Segnaletica temporanea di notte e in condizioni di scarsa visibilita'
Che sia in attivita' o meno, un cantiere di notte, in condizioni di scarsa
visibilita', o in galleria, presenta rischi particolari per gli utenti della
strada ed eventualmente per il personale impegnato.
La segnaletica deve dunque essere rinforzata. Percio' e' raccomandabile che
tutti i pannelli siano rivestiti di pellicola retroriflettente di classe 2.
Il primo pannello di pericolo incontrato e' dotato inoltre di una luce rossa
fissa.
La delimitazione del raccordo obliquo e' rinforzata con luci gialle in sincrono
o a scorrimento.
Sulle deviazioni parziali e' consigliato illuminare la zona a monte in corrispondenza
della divergenza delle corsie allo scopo di migliorare la percezione del punto
di scelta. L'illuminazione della zona di cantiere costituisce un fattore aggiuntivo
di sicurezza ma non autorizza una riduzione della segnaletica da mettere in
opera.
8.5 Segnaletica orizzontale temporanea
La segnaletica orizzontale temporanea e' un dispositivo di guida degli
utenti della strada affidabile, efficace, che non necessita di particolare sorveglianza
e manutenzione.
Quando in occasione di lavori i movimenti da compiere sono diversi da quelli
indicati dalla segnaletica orizzontale permanente, e'
necessario segnalarli. In particolare:
- per la separazione di correnti di traffico nello stesso senso con corsie di
larghezza ridotta;
- per separare correnti di traffico in senso opposto, ad integrazione dei dispositivi
di segnaletica verticale, con utilizzo della carreggiata in maniera diversa
dalla condizione permanente;
- per guidare gli utenti nelle deviazioni provvisorie e negli scambi di carreggiata;
- per delimitare percorsi e attraversamenti pedonali in posizioni diverse da
quelle permanenti.
Le modalita' di impiego sono le stesse della segnaletica orizzontale permanente.
Particolare cautela dovra' essere adottata per la sua posa in opera poiche'
tale operazione si esegue in genere sotto traffico. La stessa dovra' essere
rimossa alla chiusura del cantiere.
Se lo strato di usura non deve essere rifatto in occasione del cantiere, o se
il cantiere comporta interventi in fasi successive, le strisce gialle devono
poter essere cancellate o rimosse senza lasciare tracce e residui. Cio' puo'
condizionare la scelta dei prodotti da impiegare.
9. CANTIERI FISSI
Un cantiere e' detto fisso se non subisce alcuno spostamento durante almeno
una mezza giornata.
Il segnalamento comporta una segnaletica in avvicinamento, una segnaletica di
posizione, una segnaletica di fine prescrizione.
9.1 Segnaletica in avvicinamento
Si compone, secondo i casi, di:
Sul lato destro: un segnale "lavori" o "altri pericoli"
con eventuale pannello integrativo;
segnali di "riduzione corsie" con pannello integrativo di distanza;
segnali di "divieto di sorpasso" e "limite massimo di velocita'";
altri segnali di pericolo o di prescrizione ritenuti necessari;
eventuali segnali di preavviso e direzione in caso di deviazione.
Nel caso di strade a carreggiate separate la stessa segnaletica deve essere,
in genere, ripetuta sullo spartitraffico. Se la larghezza di quest'ultimo non
e' adeguata, la segnaletica di ripetizione puo' essere di formato ridotto.
La messa in opera della segnaletica sullo spartitraffico comporta che uno o
piu' operatori attraversino la carreggiata. In certi casi il rischio che devono
correre questi ultimi puo' indurre a rinunciare alla ripetizione sullo spartitraffico.
In tale circostanza, e se lo spartitraffico non consente neppure l'installazione
di segnali di formato ridotto, occorre integrare la segnaletica in avvicinamento
per garantirne la visibilita'.
9.2 Segnaletica di posizione
Essa comprende:
Uno o piu' raccordi obliqui realizzati con barriere, coni, delineatori flessibili
o paletti di delimitazione integrati da segnali di obbligo o delineatori di
curva provvisoria;
Una delimitazione longitudinale costituita normalmente da coni o delineatori
flessibili opportunamente spaziati tra loro;
Eventuali ulteriori segnali di pericolo e prescrizione ripetuti nel caso di
cantieri molto estesi (ogni volta che il tratto di strada interessato e' piu'
lungo di 1,0 km).
Per motivi di sicurezza, il cantiere propriamente detto (zona di lavoro) deve,
preferibilmente, essere situato ad opportuna distanza dalla fine del raccordo
obliquo. In strade a carreggiate separate, ove possibile, e' suggerito un franco
di sicurezza di circa 150 metri tra l'effettiva zona di lavoro e la fine del
raccordo obliquo.
Qualora la presenza dei lavori, dei depositi o dei cantieri stradali determini
un restringimento della carreggiata e' necessario apporre il segnale di pericolo
temporaneo "strettoia".
In caso di carreggiata a doppio senso di marcia, se la larghezza della strettoia
e' inferiore a 5,60 m occorre istituire il transito a senso unico alternato
regolato in tre possibili modi:
a) TRANSITO ALTERNATO A VISTA
Deve essere installato il segnale negativo "dare precedenza nel senso unico
alternato" (fig. II. 41) dalla parte in cui il traffico incontra l'ostacolo
e deve deviare. Reciprocamente l'altro segnale "diritto di precedenza nel
senso unico alternato" (fig. II. 45) da' la priorita' a quel senso di circolazione
che e' meno intralciato dai lavori. Da impiegarsi se gli estremi del cantiere
sono distanti non piu' di 50 m e con traffico modesto.
b) TRANSITO ALTERNATO DA MOVIERI
Questo sistema richiede due movieri muniti di apposita paletta, posti a ciascuna
estremita' della strettoia, i quali presentano al traffico uno la faccia verde,
l'altro la faccia rossa della paletta.
Il funzionamento di questo sistema e' legato al buon coordinamento dei movieri,
che puo' essere stabilito a vista o con apparecchi radio ricetrasmittenti o
tramite un terzo moviere intermedio munito anch'esso di paletta.
c) TRANSITO ALTERNATO A MEZZO SEMAFORI
Quando non sia possibile ricorrere ai due sistemi precedenti per la lunghezza
della strettoia o a causa della non visibilita' reciproca tra le due estremita'
della strettoia stessa, il senso alternato deve essere regolato da due semafori
comandati a mano o con funzionamento automatico. Fuori dai centri abitati l'impianto
semaforico deve essere preceduto dal segnale di pericolo temporaneo "semaforo"
(fig. II. 404).
Il collegamento "semaforo-centralina-semaforo" puo' avvenire via cavo
o via radio o con altri sistemi che comunque garantiscano l'affidabilita' del
collegamento. Il semaforo va posto sul lato destro, all'altezza della striscia
di arresto temporanea. Se il traffico in approccio puo' disporsi su piu' file,
il semaforo deve essere ripetuto a sinistra, sulla linea di separazione dei
sensi di marcia. La messa in funzione di un impianto semaforico per transito
alternato deve essere autorizzata dall'ente proprietario o concessionario della
strada, che ha la facolta' di stabilire o modificare la durata delle fasi in
relazione alle situazioni di traffico.
9.3 Segnaletica di fine prescrizione
La fine delle prescrizioni e' segnalata con uno o piu' segnali di "fine
prescrizione" ovvero con gli appropriati segnali relativi alle prescrizioni
valide sulla strada a valle del cantiere.
9.4 Ulteriore segnaletica
Ai tre gruppi di segnali sopra elencati devono essere aggiunti i segnali
luminosi e i segnali orizzontali temporanei richiamati ai paragrafi 8.4 e 8.5
secondo le modalita' ivi descritte, e gli eventuali ulteriori mezzi di delimitazione
o segnali complementari adeguati alle singole circostanze.
9.5 Organizzazione degli scambi di carreggiata su strade di tipo
A, B e D
Trattandosi di strade a carreggiate separate, di particolare rilievo appare
l'organizzazione degli schemi quando si operano scambi di carreggiata. In tali
casi parte del traffico (scambio parziale) o tutto il traffico (scambio totale)
viene portato sulla carreggiata del verso opposto.
Per attuare uno scambio si opera nel modo seguente:
nel senso di marcia del cantiere:
a) il numero delle corsie in genere subisce una riduzione,
b) il flusso di circolazione si stabilizza,
c) una o piu' corsie scambiano,
d) le correnti di circolazione opposte sono fisicamente separate;
nel senso di marcia opposto al cantiere la riduzione o deviazione della o delle
corsie deve essere realizzata prima della sezione a doppio senso allo scopo
di stabilizzare il flusso di circolazione.
9.5.1 Riduzione del numero di corsie
La riduzione, quando effettuata, puo' essere fatta a destra o a sinistra.
La riduzione in sinistra, deviando la corsia di marcia veloce su quella di marcia
lenta, potrebbe offrire all'utente della strada una migliore sicurezza. Di contro
la posa e la rimozione della segnaletica e' piu' complicata e per certi aspetti
piu' pericolosa.
E' compito di ogni ente proprietario o gestore di strada, in funzione del tipo
di traffico e della durata del cantiere esaminare tra le varie soluzioni quella
che meglio si adatta al contesto.
9.5.2 Stabilizzazione del flusso di circolazione
L'utente della strada effettua due manovre. La prima e' connessa alla riduzione
delle corsie, la seconda si effettua durante lo scambio propriamente detto.
Per motivi di sicurezza e per la migliore funzionalita' dello scambio e' opportuno
stabilizzare il flusso di circolazione entro queste due manovre.
Per poterlo fare l'inizio dello scambio dovra' essere situato ad una distanza
di almeno 200 m dopo la fine del raccordo obliquo di chiusura della corsia.
Su questa lunghezza, sufficiente per stabilizzare i flussi di circolazione,
sara' possibile posizionare il segnale di limite massimo di velocita' e il pannello
di indicazione di scambio di carreggiata. Cosi' l'informazione della seconda
manovra sara' data una volta effettuata la prima.
9.5.3 Scambio
Si verificano, in pratica, tre tipi di scambio:
- scambio di una sola corsia;
- scambio di due o piu' corsie;
- scambio parziale.
A seconda dell'ampiezza del varco nello spartitraffico la velocita' massima
nel punto di scambio e' limitata a 40 km/h o 60 km/h.
Nel caso di scambio parziale il trattamento del punto di scelta e' particolarmente
importante. Il pericolo insito in tale dispositivo e' dovuto alla scelta, che
induce esitazione all'utente, con la conseguenza di rallentamenti imprevisti
o di manovre all'ultimo momento.
E' auspicabile, soprattutto nel caso di esistenza di uno svincolo o di un'area
di servizio nella zona di scambio, avvertire gli utenti a monte del punto di
scelta.
Come regola e' preferibile effettuare una canalizzazione con prerestringimento
della corrente di traffico prima dell'inizio dello scambio. Valutazioni specifiche
sulla eventualita' di formazione di code rilevanti, in relazione a volumi di
traffico elevati con velocita' ridotta, possono suggerire una soluzione senza
prerestringimento.
Particolare cura deve essere dedicata alla dislocazione dei segnali in corrispondenza
dello scambio per evitare che gli stessi si sovrappongano nella visione prospettica.
In tali casi la loro collocazione planimetrica e la loro altezza deve essere
studiata perche' tale condizione non si verifichi.
Non sono consentiti scambi in galleria. In caso di cantiere che interessi una
galleria il segnalamento in avvicinamento e lo scambio devono essere attuati
all'esterno, con uso a doppio senso di marcia della galleria contigua. In caso
di gallerie ravvicinate in successione i segnali in avvicinamento e lo scambio
devono essere collocati all'esterno della prima galleria.
9.5.4 Separazione di correnti opposte
La separazione di correnti opposte e' effettuata a mezzo di dispositivi
discontinui (coni o delineatori flessibili) o continui (cordoli delimitatori
di corsia).
Ognuno di questi dispositivi, per i vantaggi e inconvenienti rispettivi, ha
condizioni di impiego diverse.
I coni, facilmente posizionabili, saranno preferibilmente utilizzati per i cantieri
di breve durata o nei cantieri che necessitano di uno spostamento frequente
dell'allineamento di separazione delle correnti di traffico.
Al contrario, i cordoli delimitatori di corsia, che meglio rispondono alle esigenze
di sicurezza, possono essere utilizzati in cantieri dove i dispositivi di separazione
delle correnti restano per lungo tempo in opera, e se per ogni senso di marcia
vi sono almeno due corsie; altrimenti il loro impiego sara' limitato al margine
destro della carreggiata.
10. CANTIERI MOBILI
10.1 Definizione
Un cantiere mobile e' caratterizzato da una progressione continua ad una
velocita' che puo' variare da poche centinaia di metri al giorno a qualche chilometro
all'ora.
Per la segnaletica dei cantieri mobili, allo stato attuale delle tecniche di
segnalamento, e' previsto l'impiego di piu' veicoli appositamente attrezzati.
Di norma il cantiere mobile puo' essere usato solo su strade con almeno due
corsie per senso di marcia. L'impiego in galleria e' consentito solo se in quest'ultima
vi sono almeno due corsie per senso di marcia ed una adeguata illuminazione,
e nel rispetto delle ulteriori limitazioni riportate nelle Tavv. 45 e 46. Sara'
inoltre opportuno che il cantiere sia operativo in condizioni di scarso traffico.
10.2 Regole di messa in opera della segnaletica
Per quanto possibile le regole di segnalamento sono le stesse dei cantieri
fissi, nel senso che e' previsto un segnalamento in anticipo ed un segnalamento
di localizzazione.
I sistemi si differenziano a seconda delle corsie di marcia interessate.
Nel caso di cantiere che riguarda la banchina, la corsia di emergenza o la corsia
di destra il sistema segnaletico si riduce ad un minimo di due dispositivi costituiti
da:
- segnale mobile di preavviso o presegnale di cantiere mobile disposto in banchina
o sulla corsia di emergenza;
- segnale mobile di protezione disposto sulla banchina, corsia di emergenza
o corsia di marcia secondo il tipo di lavoro da eseguire ad una distanza variabile
tra i 200 e i 500 metri dal segnale mobile di preavviso a secondo del tipo di
strada.
I due segnali si spostano in maniera coordinata all'avanzamento dei lavori in
modo che entrambi siano comunque separatamente visibili da almeno 300 metri.
In caso non sia possibile garantire tali distanze di avvistamento occorrera'
impiegare un ulteriore segnale mobile di preavviso in posizione intermedia.
La segnaletica di localizzazione comprende di norma anche la delimitazione della
zona di lavoro con coni o paletti di delimitazione.
I segnali mobili possono essere sistemati su un veicolo di lavoro oppure su
carrello trainato e nelle fasi non operative i segnali devono essere posti in
posizione ripiegata e con dispositivi luminosi spenti.
Nel caso di cantiere che riguarda una delle altre corsie il sistema segnaletico
e' composto da:
- due segnali mobili di preavviso o presegnali di cantiere mobile disposti in
banchina o sulla corsia di emergenza e/o sulla corsia di destra;
- segnale mobile di protezione disposto sulla corsia di marcia interessata ad
una distanza variabile tra i 200 e i 500 metri dal secondo segnale mobile di
preavviso.
Il movimento e l'avvistamento dei segnali e' lo stesso del caso precedente cosi'
come la delimitazione della zona di lavoro.
Sulle strade intersecanti il tratto di strada interessato dal cantiere mobile,
dove quest'ultimo puo' presentarsi improvvisamente ai veicoli che svoltano,
deve essere collocato il segnale di "lavori".
Sulle strade di tipo C, E ed F, se il cantiere e' costituito dalle attivita'
di un singolo veicolo operativo in lento movimento, in condizioni di traffico
modesto, e purche' lo spazio residuo consenta il passaggio dei veicoli nei due
sensi senza apprezzabile disagio, e' possibile adottare un sistema di segnalamento
costituito dal veicolo operativo segnalato come tale e da un moviere munito
di bandiera di colore arancio fluorescente il cui movimento ha il significato
di
rallentamento e richiamo ad una maggiore prudenza.
11. SEGNALETICA PER SITUAZIONI DI EMERGENZA
I pericoli derivanti da situazioni di emergenza temporanea possono essere
riconducibili: ad incidenti e loro conseguenze che condizionano l'uso della
piattaforma stradale; ad anomalie che interessano la stessa piattaforma.
Il segnalamento di tali pericoli, che compaiono bruscamente, comporta in genere
tre fasi:
Fase 1: segnalamento d'urgenza, effettuato sia dal personale delle forze di
polizia, sia dal personale dell'ente proprietario o gestore della strada; e'
costituito principalmente dai veicoli d'intervento muniti dei dispositivi luminosi
supplementari lampeggianti, completato eventualmente da un segnale "altri
pericoli" con pannello integrativo "incidente" o altro pannello
esplicativo, alcuni coni, e, se in dotazione, con luci gialle lampeggianti o
torce a vento (queste ultime impiegabili solo da organi di polizia stradale).
Fase 2: il segnalamento d'urgenza e' di seguito sostituito rapidamente (se il
pericolo persiste) da un sistema alleggerito in relazione al segnalamento definitivo.
Il segnalamento in avvicinamento comprende un segnale "altri pericoli",
con il relativo pannello integrativo, eventuale segnale di riduzione corsie,
due o tre segnali di limite massimo di velocita' e divieto di sorpasso.
Nel frattempo, il raccordo obliquo e' attuato mediante coni, segnali di passaggio
obbligatorio e dispositivi luminosi; la delimitazione longitudinale rimane assicurata
da coni. Il raccordo obliquo e' posizionato a congrua distanza prima del pericolo.
Un pannello di fine prescrizioni e' posizionato dopo la zona di pericolo.
Questa segnaletica deve poter essere trasportata in un veicolo leggero che ha
la possibilita' di intervenire rapidamente sul posto.
Si potra' quindi ammettere l'uso di segnali di dimensioni normali anche per
interventi su autostrade e altre strade a carreggiate separate. Nelle fasi 1
e 2 e' necessaria l'assistenza delle forze di polizia.
Fase 3: il sistema segnaletico alleggerito e' successivamente sostituito da
un sistema completo, simile a quello previsto per i cantieri fissi comportante
una identica occupazione della piattaforma. Il passaggio dalla fase 1 alla fase
2 e dalla fase 2 alla fase 3 e' unicamente funzione della durata del pericolo.
In particolare, se la situazione di emergenza non si risolve entro poche ore
(al massimo 6 - 8 ore) occorre passare alla fase 3.
Dovranno essere evidentemente compiuti tutti gli sforzi necessari per ridurre
al minimo la durata dell'emergenza, adoperandosi per un ripristino dello stato
dei luoghi il piu' rapido possibile.
L'emergenza puo' essere affrontata anche con una sola fase.
12. SCHEMI SEGNALETICI TEMPORANEI DIFFERENZIATI PER TIPO DI STRADA
Gli schemi segnaletici allegati al presente disciplinare sono differenziati
per i diversi tipi di strade cosi' come definite all'art. 2 del Codice della
strada, secondo i seguenti gruppi:
1) Strade di tipo A, B, D (autostrade, strade extraurbane principali, strade
urbane di scorrimento);
2) Strade di tipo C, F (strade extraurbane secondarie e locali extraurbane);
3) Strade di tipo E, F (strade urbane di quartiere e locali urbane).
Per le strade esistenti, non perfettamente classificabili nei tipi definiti
all'art. 2 sopra richiamato, si fara' riferimento agli schemi corrispondenti
al tipo di strada avente caratteristiche organizzative e geometriche piu' prossime
a quelle dei tipi previsti dal Codice della strada e descritte nel decreto del
Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti 5 novembre 2001 - "Norme
funzionali e geometriche per la costruzione delle strade".
Gli schemi di segnalamento sono organizzati secondo i criteri generali descritti
nei capitoli precedenti. Per la migliore leggibilita' degli schemi, la rappresentazione
grafica a volte non e' in scala, ed il collocamento dei segnali deve comunque
intendersi rispettoso dei principi generali di posizionamento e installazione
(senza mai invadere le corsie o la parte di carreggiata residua destinata alla
circolazione). Nelle tavole non e' mai riportata la "tabella lavori"
(Tav. 0 - segnali di indicazione); se pero' i cantieri hanno durata superiore
a 7 giorni lavorativi la sua collocazione e' obbligatoria in prossimita' delle
testate dei cantieri (art. 30 reg.).
12.1 Strade tipo A, B e D (Tav. 1a÷59)
La sequenza degli schemi e' ordinata in maniera da rappresentare prima
gli elementi che risultano comuni ai vari casi di segnalamento, vale a dire
le testate per chiusura di corsia, testate per zone di deviazione e di rientro
negli scambi e testate per zone di deviazione e svincolo negli scambi parziali
(Tav. 1a ÷14), rappresentate in funzione della diversa durata dei cantieri,
dei diversi tipi di carreggiate e dei diversi tipi di dispositivi segnaletici
impiegabili. In particolare le tavole 1a, 1b ed 1c definiscono l'impiego di
coni, delineatori flessibili e della segnaletica orizzontale; le tavole 2a e
2b sono rappresentative di ipotesi alternative di testate di restringimento
per carreggiate a due corsie; analogamente per le tavole 3a e 3b; le tavole
4a e 4b sono rappresentative di ipotesi alternative di testate di restringimento
per carreggiate a tre corsie; analogamente le tavole 5a e 5b; le tavole 6a e
6b sono rappresentative di restringimenti che interessano piu' di una corsia;
le tavole 7a, 7b ed 8 rappresentano testate in zone di deviazione e le tavole
9a, 9b e 10 sono le corrispondenti testate di rientro; le tavole 11a e 11b sono
rappresentative di testate con deviazioni parziali per carreggiate a due corsie;
le tavole 12a e 12b sono analoghe alle precedenti ma con prerestringimento;
le tavole 13 e 14 sono rappresentative di deviazioni parziali su carreggiate
a 3 corsie senza e con prerestrigimento.
Successivamente sono rappresentate tutta una serie di schemi di segnalamento
relativi alle varie situazioni tipiche di cantiere o di emergenza distinti per
tipo di carreggiate, per durata del cantiere, ivi compresi alcuni casi di cantieri
mobili.
In alcune tavole (Tav. 26, 27, 28a, 29, 30, 32, 33, 33a, 34, 35 e 36) e' previsto
l'utilizzo delle corsie di emergenza. Tale impiego non impone particolari accorgimenti
segnaletici se la corsia di emergenza ha una larghezza di almeno 3,00 metri.
In caso contrario gli schemi proposti non sono adottabili, ovvero occorre tracciare
le corsie richieste dallo schema su tutta la loro lunghezza sfruttando parte
della corsia di destra, in modo, comunque, da non avere corsie di larghezza
inferiore a 3,00 metri. Inoltre si precisa che nelle Tav. 26, 32, 33, 33a e
34 non e' stato previsto il tracciamento della linea a tratteggio per la separazione
tra corsia di destra e corsia di emergenza per i cantieri di durata superiore
ai 7 giorni perche', per effetto della segnaletica verticale presente, o per
regola generale di comportamento, e' nota la corsia che i veicoli possono o
devono occupare.
Le tavole da 39 a 42 rappresentano cantieri mobili che possono essere impiegati
solo con scarso traffico su carreggiata a due corsie; nel caso di carreggiate
a 3 corsie si adottano schemi analoghi con la stessa dislocazione dei segnali
(Tav. 43 e 44). Nelle tavole 45 e 46 sono riportati esempi di cantiere mobile
in galleria, da impiegarsi solo se ricorrono le condizioni indicate negli stessi
schemi.
Nelle tavole da 51 a 59 sono riportati schemi rappresentativi di situazioni
di emergenza con segnalamento ridotto tipico della fase 2 di intervento di cui
al capitolo 11. Sono schemi che possono essere adottati solo con l'assistenza
di personale delle forze di polizia.
Gli schemi delle tavole da 47 a 50 sono invece rappresentativi di una situazione
di emergenza corrispondente alla fase 3 di cui al capitolo 11. Questi ultimi
possono costituire anche una utile alternativa agli schemi segnaletici normali
in situazioni analoghe.
La rappresentazione e' sempre riferita al caso di carreggiate autostradali.
Gli stessi schemi sono pero' validi anche per le strade extraurbane principali
e per le strade urbane di scorrimento con gli adattamenti che seguono:
- per le extraurbane principali eliminando il segnale di limite massimo di velocita'
di 110 km/h e rimodulando il pannello integrativo distanziometrico abbinato
al segnale lavori, adeguando altresi' i colori per gli eventuali segnali di
indicazione;
- per le strade urbane di scorrimento eliminando i limiti massimi di velocita'
incompatibili e adeguando quelli ritenuti necessari al regime di velocita' massima
ammesso su tale tipo di strada, rimodulando anche in questo caso il pannello
integrativo distanziometrico e adeguando i colori per gli eventuali segnali
di indicazione.
Analogamente per altri casi di strade a carreggiate separate o strade con due
corsie per senso di marcia senza spartitraffico, adattando gli schemi alla situazione
reale.
Per facilitare le operazioni di posa in opera della segnaletica, fermo restando
i principi di visibilita' dei segnali, la distanza tra i vari dispositivi segnaletici
e' stata studiata in modo da poter sfruttare il modulo di tracciamento della
segnaletica orizzontale discontinua (vuoto piu' pieno). Pertanto per le strade
di tipo A e di tipo B tale modulo vale 12 metri ed in tal senso gli schemi predisposti
sono adeguati a tale grandezza. Per le strade urbane di scorrimento occorrera'
invece adeguare gli schemi rapportandoli ad un modulo di 7,50 metri (art. 138
reg.).
Nei pannelli integrativi distanziometrici rappresentati negli schemi sono riportate
comunque distanze con valori arrotondati almeno ai 50 metri per facilitarne
la lettura. Allo stesso scopo, in deroga a quanto previsto nell'art. 31, comma
2, del Regolamento, il segnale lavori non e' stato corredato del pannello integrativo
di estesa. In alcuni schemi il posizionamento dei preavvisi di deviazione e'
anticipato, a favore di sicurezza, rispetto a quanto previsto all'art. 43, comma
2 del Regolamento.
Gli schemi predisposti sono relativi a condizioni della strada senza particolari
vincoli sia dal punto di vista del tracciato che di segnalamento. Pertanto nella
scelta dello schema da impiegare nei casi reali occorrera' tener conto delle
condizioni di avvistamento almeno del primo segnale e di eventuali prescrizioni
gia' vigenti sul tratto di strada interessato. Allo stesso modo i limiti massimi
di velocita' potranno essere adeguati alle condizioni locali, in particolare
in corrispondenza degli scambi di carreggiata in funzione dell'ampiezza dei
varchi (negli schemi e' rappresentata generalmente una condizione di varco con
ampiezza di circa 40 metri), e lungo le corsie di larghezza ridotta quando tale
larghezza e' inferiore a m 3,25.
Per sintesi espositiva, spesso nella stessa tavola sono rappresentate le condizioni
di segnalamento per cantieri brevi (max 2 giorni), medi (da 3 a 7 giorni), lunghi
(oltre 7 giorni) e per le condizioni di scarsa visibilita' o di visibilita'
notturna (dispositivi luminosi); e non sono riportati i segnali e i dispositivi
lampeggianti in avvicinamento descritti nel paragrafo 5.2.
12.2 Strade tipo C ed F extraurbane (Tav. 60÷71)
Gli schemi sono ordinati in maniera da rappresentare le situazioni tipiche
che si verificano su questi tipi di strade prendendo in considerazione varie
condizioni di ingombro della piattaforma stradale fino alla sua completa interruzione.
Sono trattati casi di regolazione della circolazione in corrispondenza del cantiere
a "senso unico alternato" nelle varie modalita', ed esempi con variazioni
di itinerario. Anche in questo caso ci si e' riferiti a condizioni della strada
senza particolari vincoli di tracciato e di segnalamento.
Nell'impiego per i casi reali occorrera' tenere conto delle effettive condizioni
di avvistamento e di eventuali prescrizioni esistenti, nonche' della disponibilita'
di spazio che a volte puo' suggerire la riduzione della distanza tra i segnali
ovvero l'abbinamento di due segnali sullo stesso sostegno. In particolare in
approccio ai cantieri occorre prestare attenzione sulla scelta dell'ultimo limite
massimo di velocita' da collocare in funzione della inclinazione del flesso
di deviazione e dei limiti di velocita' eventualmente esistenti. La rappresentazione
e' attuata allo stesso modo del paragrafo precedente per quanto riguarda le
varie durate dei cantieri e le condizioni di visibilita'.
Nel dislocamento spaziale dei segnali si e' tenuto conto delle regole generali
di impianto della segnaletica ed il segnale lavori non risulta corredato di
pannello integrativo di estesa perche' sono state immaginate condizioni con
cantieri di estesa inferiore ai 100 metri. Anche in questo caso si e' operato
con modulo 7,5 m per facilitare le operazioni di posa in opera della segnaletica.
Non sono stati trattati schemi di segnalamento in galleria specifici. Valgono
qui le stesse considerazioni svolte al paragrafo 9.5.3 in ordine alla necessita'
di disporre il segnalamento in avvicinamento all'esterno. Se l'uso della galleria
a doppio senso di marcia non risulta possibile, la disciplina a senso unico
alternato a mezzo di movieri o con semaforo dovra' essere attuata anch'essa
all'esterno, ovvero si dovranno predisporre itinerari alternativi.
Per i trafori internazionali si impiegheranno specifici sistemi di segnalamento
appositamente studiati e concordati dagli enti proprietari o gestori, approvati
dagli organi competenti delle nazioni interessate.
12.3. Strade di tipo E ed F urbane (Tav. 72 87)
Gli schemi sono ordinati in maniera da rappresentare le situazioni tipiche
che si verificano lungo le strade urbane prendendo in considerazione ancora
una volta varie condizioni di ingombro della piattaforma stradale.
Ovviamente se in ambito urbano dovessero verificarsi condizioni simili a quelle
gia' trattate nel paragrafo 12.2 potranno impiegarsi gli stessi schemi adattando
il distanziamento dei segnali alla condizione urbana che consente anche un posizionamento
piu' ravvicinato ed adeguando i limiti massimi di velocita'.
L'utilizzo degli schemi proposti, in questo caso, deve essere ancora piu' attento
perche' in genere in ambito urbano e' presente una regolamentazione della circolazione,
ed in particolare della sosta, di cui tenere conto, dal momento che la presenza
del cantiere esercitera' un maggiore condizionamento sulle normali condizioni
di circolazione. A volte sara' necessaria l'imposizione preliminare del divieto
di sosta sul tratto di strada interessata dai lavori.
La logica di rappresentazione e' la stessa gia' seguita nei paragrafi precedenti
cercando di ottimizzare la quantita' di segnali da impiegare e gli spazi dagli
stessi occupati.
13. ELENCO TAVOLE RAPPRESENTATIVE DEGLI SCHEMI SEGNALETICI TEMPORANEI
Tav. 0 - segnali comunente utilizzati per la segnaletica temporanea.
|
Schemi per strade tipo A, B e D (autostrade, extraurbane principali e urbane
di scorrimento)
Tav. 1a - testata per lavori di durata non superiore a due giorni
Tav. 1b - testata per lavori di durata compresa tra tre e sette giorni
Tav. 1c - testata per lavori di durata superiore a sette giorni
Tav. 2a - testata per la chiusura della corsia di marcia su carreggiata a due
corsie
Tav. 2b - testata per la chiusura della corsia di marcia su carreggiata a due
corsie (ipotesi alternativa alla tavola 2a per cantieri superiori ai due giorni)
Tav. 3a - testata per la chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a
due corsie
Tav. 3b - testata per la chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a
due corsie (ipotesi alternativa alla tavola 3a per cantieri superiori ai due
giorni)
Tav. 4a - testata per la chiusura della corsia di destra su carreggiata a tre
corsie
Tav. 4b - testata per la chiusura della corsia di destra su carreggiata a tre
corsie (ipotesi alternativa alla tavola 4a per cantieri superiori ai due giorni)
Tav. 5a - testata per la chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a
tre corsie
Tav. 5b - testata per la chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a
tre corsie (ipotesi alternativa alla tavola 5a per cantieri superiori ai due
giorni)
Tav. 6a - testate per la chiusura di piu' corsie su carreggiata a tre corsie
(chiusura corsia di destra e centrale)
Tav. 6b - testate per la chiusura di piu' corsie su carreggiata a tre corsie
(chiusura corsia di sorpasso e centrale)
Tav. 7a - testata in zona di deviazione su carreggiata a due corsie per lavori
di durata non superiore a due giorni
Tav. 7b - testata in zona di deviazione su carreggiata a due corsie per lavori
di durata superiore a due giorni
Tav. 8 - testata in zona di deviazione su carreggiata a tre corsie per lavori
di qualsiasi durata
Tav. 9a - testata in zona di rientro su carreggiata a due corsie per lavori
di durata non superiore a due giorni
Tav. 9b - testata in zona di rientro su carreggiata a due corsie per lavori
di durata superiore a due giorni
Tav. 10 - testata in zona di rientro su carreggiata a tre corsie per lavori
di qualsiasi durata
Tav. 11a - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata a due corsie
per lavori di durata non superiore a due giorni
Tav. 11b - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata a due corsie
per lavori di durata superiore a due giorni
Tav. 12a - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata a due corsie
con prerestringimento per lavori di durata non superiore a due giorni
Tav. 12b - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata a due corsie
con prerestringimento per lavori di durata superiore a due giorni
Tav. 13 - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata a tre corsie
per lavori di qualsiasi durata
Tav. 14 - testata in zona di deviazione e svincolo su carreggiata a tre corsie
con prerestringimento per lavori di qualsiasi durata
Tav. 15 - chiusura della corsia per la sosta di emergenza
Tav. 16 - chiusura della corsia di marcia su carreggiata a due corsie
Tav. 17 - chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a due corsie
Tav. 18 - chiusura della corsia di destra su carreggiata a tre corsie
Tav. 19 - chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a tre corsie
Tav. 20 - chiusura delle corsie di destra e centrale su carreggiata a tre corsie
Tav. 21 - chiusura della corsia centrale e di sorpasso su carreggiata a tre
corsie
Tav. 22 - chiusura della corsia di destra su carreggiata a tre corsie priva
della corsia di emergenza e spartitraffico ridotto
Tav. 23 - chiusura delle corsie di destra e centrale su carreggiata a tre corsie
priva della corsia di emergenza e spartitraffico ridotto
Tav. 24 - chiusura delle corsie di sorpasso e centrale su carreggiata a tre
corsie priva della corsia di emergenza e spartitraffico ridotto
Tav. 25 - deviazione con una sola corsia per senso di marcia su carreggiata
a due corsie
Tav. 26 - deviazione con due corsie per la corrente di traffico non deviata
su carreggiata a due corsie
Tav. 27 - deviazione con due corsie per la corrente di traffico deviata su carreggiata
a due corsie
Tav. 28 - deviazione parziale con una sola corsia deviata su carreggiata a due
corsie
Tav. 28a - deviazione parziale con una sola corsia deviata su carreggiata a
due corsie (ipotesi alternativa alla Tav. 28)
Tav. 29 - deviazione in zona di svincolo su carreggiata a due corsie
Tav. 30 - deviazione in zona di svincolo con prerestringimento su carreggiata
a due corsie
Tav. 31 - deviazione con due corsie per la corrente di traffico deviata su carreggiata
a tre corsie
Tav. 32 - deviazione con due corsie per la corrente di traffico deviata e due
per la non deviata su carreggiata a tre corsie
Tav. 33 - deviazione parziale con tre corsie per la corrente di traffico non
deviata su carreggiata a tre corsie
Tav. 33a - deviazione parziale con tre corsie per la corrente di traffico non
deviata su carreggiata a tre corsie (ipotesi alternativa alla tavola 33)
Tav. 34 - deviazione parziale con tre corsie per la corrente di traffico deviata
su carreggiata a tre corsie
Tav. 35 - deviazione in zona di svincolo su carreggiata a tre corsie
Tav. 36 - deviazione in zona di svincolo con prerestringimento su carreggiata
a tre corsie
Tav. 37 - restringimento della carreggiata su rampa a senso unico
Tav. 38- chiusura di una semicarreggiata su rampa a doppio senso di marcia
Tav. 39 - cantiere mobile su carreggiata a due corsie - chiusura della corsia
di destra
Tav. 40 - cantiere mobile su carreggiata a due corsie - chiusura della corsia
di sorpasso
Tav. 41 - segnaletica mobile a protezione di veicoli speciali impiegati per
lavori, controlli, sondaggi e verifiche di rapida esecuzione su carreggiata
a due corsie, chiusura della corsia di destra
Tav. 42 - segnaletica mobile a protezione di veicoli speciali impiegati per
lavori, controlli, sondaggi e verifiche di rapida esecuzione su carreggiata
a due corsie, chiusura della corsia di sorpasso
Tav. 43 - cantiere mobile su carreggiata a tre corsie - chiusura delle corsie
di destra e centrale
Tav. 44 - cantiere mobile su carreggiata a tre corsie - chiusura della corsia
di sorpasso
Tav. 45 - cantiere mobile in galleria su carreggiata a due corsie (solo in gallerie
illuminate)
Tav. 46 - cantiere mobile in galleria su carreggiata a tre corsie (solo in gallerie
illuminate)
Tav. 47 - deviazione per situazioni di emergenza su carreggiata a due corsie
Tav. 48 - deviazione per situazioni di emergenza con una corsia per la corrente
di traffico deviata su carreggiata a tre corsie
Tav. 49 - deviazione per situazioni di emergenza con due corsie per la corrente
di traffico deviata su carreggiata a tre corsie
Tav. 50 - obbligo di uscita su carreggiata a tre corsie per situazioni di emergenza
Tav. 51 - chiusura della corsia di destra su carreggiata a due corsie con segnaletica
ridotta per situazioni di emergenza
Tav. 52 - chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a due corsie con
segnaletica ridotta per situazioni di emergenza
Tav. 53 - deviazione con una sola corsia per senso di marcia su carreggiata
a due corsie con segnaletica ridotta per situazioni di emergenza
Tav. 54 - deviazione con due corsie: una sola deviata su carreggiata a due corsie
con segnaletica ridotta per situazioni di emergenza
Tav. 55 - chiusura della corsia di destra su carreggiata a tre corsie con segnaletica
ridotta per situazioni di emergenza
Tav. 56 - chiusura della corsia di sorpasso su carreggiata a tre corsie con
segnaletica ridotta per situazioni di emergenza
Tav. 57 - chiusura delle corsie di destra e centrale su carreggiata a tre corsie
con segnaletica ridotta per situazioni di emergenza
Tav. 58 - chiusura delle corsie centrale e di sorpasso su carreggiata a tre
corsie con segnaletica ridotta per situazioni di emergenza
Tav. 59 - deviazione per situazioni di emergenza con segnaletica ridotta su
carreggiata a tre corsie.
Schemi per strade tipo C ed F extraurbane (extraurbane secondarie e locali
extraurbane)
Tav. 60 - lavori a fianco della banchina
Tav. 61 - lavori sulla banchina
Tav. 62 - cantiere mobile assistito da moviere su strada ad unica carreggiata
Tav. 63 - lavori sul margine della carreggiata
Tav. 64 - lavori sulla carreggiata con transito a senso unico alternato
Tav. 65 - lavori sulla carreggiata con transito a senso unico alternato regolato
da movieri con palette
Tav. 66 - lavori sulla carreggiata con transito a senso unico alternato regolato
da impianto semaforico
Tav. 67 - lavori a bordo carreggiata in corrispondenza di una intersezione
Tav. 68 - deviazione di un senso di marcia su altra strada
Tav. 69 - deviazione obbligatoria per particolari categorie di veicoli
Tav. 70 - deviazione obbligatoria per chiusura della strada
Tav. 71 - cantiere non visibile dietro una curva.
Schemi per strade tipo E ed F urbane (urbane di quartiere e locali urbane)
Tav. 72 - apertura di chiavicotto, portello o tombino sul marciapiede
Tav. 73 - apertura di chiavicotto, portello o tombino sul margine della carreggiata
per lavori di durata non superiore a sette giorni
Tav. 74 - apertura di chiavicotto, portello o tombino sul margine della carreggiata
per lavori di durata superiore a sette giorni
Tav. 75 - apertura di chiavicotto, portello o tombino al centro della carreggiata
Tav. 76 - apertura di chiavicotto, portello o tombino sulla semicarreggiata
con larghezza della carreggiata libera che impone il senso unico alternato
Tav. 77 - apertura di chiavicotto, portello o tombino al centro di una intersezione
con lieve deviazione dei sensi di marcia
Tav. 78 - apertura di chiavicotto, portello o tombino a ridosso di una intersezione
Tav. 79 - veicolo di lavoro al centro della carreggiata
Tav. 80 - veicolo di lavoro accostato al marciapiede
Tav. 81 - cantiere edile che occupa anche il marciapiede - delimitazione e protezione
del percorso pedonale
Tav. 82 - cantiere di breve durata con deviazione di uno dei due sensi di marcia
Tav. 83 - cantiere di lunga durata con deviazione di uno dei due sensi di marcia
Tav. 84 - cantiere che occupa l'intera semicarreggiata - transito dei due sensi
di marcia sull'altra semicarreggiata
Tav. 85 - scavi profondi presso un edificio con percorso pedonale protetto -
transito a senso unico alternato
Tav. 86 - cantiere su un tratto di strada rettilineo tra auto in sosta
Tav. 87 - cantiere a ridosso di una intersezione con auto in sosta