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- Nei casi di parallelismi ed attraversamenti di linee ferroviarie
e tramviarie extraurbane, si applicano le norme speciali emanate dal
Ministero dei trasporti a tutela degli impianti di propria competenza.
- Nei casi di percorsi paralleli a linee tramviarie urbane, la distanza
minima misurata in senso orizzontale tra la superficie esterna della
tubazione e la rotaia più vicina, non deve essere inferiore a
3 m per le condotte di 1ª e 2ª Specie, ed a 1 m per quelle di 3ª Specie.
Nei casi di attraversamento di linee tramviarie urbane la profondità
di posa della tubazione non deve mai essere inferiore ad un metro
misurata tra la generatrice superiore della tubazione stessa ed il
piano di ferro; la tubazione deve essere inoltre collocata in tubo
di protezione che deve essere prolungato da una parte e dall'altra
dell'incrocio per almeno un metro misurato a partire dalla rotaia
esterna.
- Per le condotte di 1ª Specie, nei tratti con percorso parallelo a
strade nazionali, provinciali, autostrade poste a meno di 0,50 m dal
bordo della carreggiata e nei tratti con percorso sotto la carreggiata,
ivi compresi gli attraversamenti, deve essere previsto l'impiego di
tubi il cui spessore venga calcolato in base alla pressione massima
di esercizio aumentata del 25% oppure, in alternativa, la posa entro
un tubo di protezione di acciaio, di spessore non inferiore a quello
prescritto al punto 2.2.3 e, ove possibile, protetto con rivestimento
esterno di caratteristiche equivalenti a quello della condotta.
Possono essere utilizzati anche tubi di protezione di materiali
diversi dall'acciaio purchè di equivalente resistenza ai carichi
esterni ed alle azioni corrosive del terreno.
Nei tratti suddetti, per le tubazioni di 1ª Specie dimensionate con
un fattore di sicurezza minore di 1,75 devono essere previsti l'impiego
di tubi il cui spessore venga calcolato in base alla pressione massima
d'esercizio aumentata del 25%, e la posa entro un tubo di protezione;
inoltre, tutte le saldature relative ai tratti indicati devono essere
controllate con metodo non distruttivo.
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Nei casi di attraversamento di corsi di acqua, dislivelli e simili,
può essere consentita l'utilizzazione di opere d'arte esistenti,
ad eccezione di quelle a struttura metallica di notevole importanza,
salvo che non si installino opere di adeguata efficienza tenute presenti
le circostanze incidenti. La tubazione può essere posata in
vista aggraffata esternamente al manufatto, oppure interrata nella
sede di transito, con l'esclusione del collocamento attraverso camere
vuote di manufatti non liberamente arieggiate.
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Nei casi di percorsi paralleli fra tubazioni non drenate ed altre
canalizzazioni preesistenti adibite ad usi diversi (cunicoli per cavi
elettrici e telefonici, fognature e simili), la distanza minima tra
le due superfici affacciate non deve essere inferiore alla profondità
di posa adottata per la condotta del gas, salvo l'impiego di diaframmi
continui di separazione.
Nei casi di sovra e sottopasso di tubazioni non drenate ad altre
canalizzazioni preesistenti adibite ad usi diversi (cunicoli per cavi
elettrici e telefonici, fognature e simili), la distanza misurata
in senso verticale fra le due superfici affacciate non deve essere
inferiore a 1,50 m.
Qualora non sia possibile osservare tale distanza, la condotta del
gas deve essere collocata entro un tubo di protezione che deve
essere prolungato da una parte e dall'altra dell'incrocio per almeno
1 metro nei sovrapassi e 3 metri nei sottopassi, misurati a partire
dalle tangenti verticali alle pareti esterne della canalizzazione;
in ogni caso deve essere evitato il contatto metallico tra le superfici
affacciate. Dette norme devono essere rispettate dagli altri utenti
del sottosuolo nel caso in cui le condotte gas siano preesistenti.
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