Per dimensionare o verificare una linea elettrica di potenza si adottano principalmente due metodi:

  • metodo della portata (corrente massima ammissibile)
  • metodo della caduta di tensione massima ammissibile

Entrambi i metodi possono essere utilizzati (alternativamente) sia come strumento di dimensionamento, sia di verifica.
Dovendo essere rispettati entrambi i criteri, con un metodo si dimensiona il cavo scegliendo la sezione più idonea, successivamente si verifica il rispetto dell'altro criterio per la sezione impiegata.

In genere per linee elettriche di modesta lunghezza le cadute di tensione sono trascurabili dunque si procede a dimensionare il cavo mediante la portata.

Viceversa per linee elettriche estese, sicuramente la sezione del cavo andrà scelta in base alla caduta di tensione massima ammissibile e successivamente si potrà verificare se la corrente effettivamente circolante sia inferiore alla portata del cavo stesso.

Metodo della caduta di tensione

1. È nota la potenza impiegata, dunque la corrente circolante nella linea
2a. Dimensionamento: si impone la caduta di tensione ammissibile e si calcola la sezione corrispondente; si sceglie la sezione commerciale del cavo immediatamente superiore a quella calcolata
2b. Verifica: nota la sezione del cavo si calcola la caduta di tensione effettiva; se è superiore a quella ammessa occorre aumentare la sezione

Metodo della portata

1. È nota la potenza impiegata, dunque la corrente circolante nella linea
2. È nota la tipologia di cavo, di isolante, di posa, e il numero di cavi attivi presenti nella conduttura comune
3a. Dimensionamento: si sceglie da tabella la sezione del cavo caratterizzato da una portata immediatamente superiore alla corrente effettivamente circolante
3b. Verifica: nota la sezione si verifica da tabella la portata del cavo; se è inferiore alla corrente circolante occorre aumentare la sezione